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Clelio e Lionella 2/9

Filmato realizzato nel marzo 2009, presso abitazione a Parma.
Guerra mondiale: Foresa, trenino elettrico, per andare a Marzolara; cattura durante rastrellamento, deportazione in Germania; bombardamento di Verona; Quedlinburg: le stesse mutande, le stesse scarpe per un anno intero.
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Clelio: Adesso ti dico come è successo quando mi hanno preso, eh! Io lavoravo.. venivo a Parma, eh. Lavoravo da Sorba.

Gianni: Il gommista.

Clelio: Il gommista.. allora. E alla sera andavo su. Prendevo con la Forésa, qui in via Bixio, alla porta via Bixio.

La Forésa?

Clelio: La Forésa. La Forésa, si chiamava. Era un trenino elettrico..

Lionella: Un trénén. Un treno elettrico.

Clelio: .. che andava a Marzolara. A Marzolara..

Lionella: Eh, lì! dove s'han bombardato. Che non c'era più, non c'era più.

Clelio: a Marzolara avevo la bicicletta e andavo su a Calestano e poi a Fragno dov'era lei e alla mattina alle 5 e mezzo, mi alzavo, andavo giù in bicicletta e ritornavo ancora a Parma. Quando sono andato su quella sera lì, eh?! Quando sono arrivato a Calestano.. a Calestano, adesso non c'è più, eh! a sinistra, prima di andare su, c'era un piccolo giardino con sette, otto piante..

Gianni: Sì, c'è ancora un giardinetto lì..

Clelio: Eh! piccolino, eh. Allora..

Gianni: Adesso lo hanno allargato.

Clelio: Eh! adesso lo hanno allargato. Allora ho visto una confusione! E mi son fermato appena su che poi c'è il cimitero a destra, eh! Allora, quando ho guardato lì ho visto tedeschi, fascisti.. «Ma cosa fanno?». Allora non sapevo, non erano ancora successi i rastrellamenti a Parma. Non lo sapevo.

Gianni: Si no..

Clelio: Si no andavo, eh!

Lionella: Si no al scapäva, eh!

Clelio: E sono arrivato su e a lei c'ho detto: «E' successo così e così..» «Eh, va beh..». Non si sentiva niente! Alla mattina alle cinque e mezzo, mi alzo, passo con la bicicletta col treno davanti.. pensa te! Sai cosa c'ho messo un pezzo di legno lungo così vicino al pedale, quando la bicicletta prendeva troppo spinta lascia.. allora non era asfaltato! Era tutto con..

Gianni: Facevi il contropedale.

Clelio: Eh! Allora andavo più piano. Quando sono arrivato in una curva, vedo un sacco di gente, uno di quà, uno di là, e c'erano loro.. allora mi han cominciato a sparare e son andato a finire in un bosc.. un fosso lì vicino, eh! E mi han preso subito lì. Non mi han fatto niente, eh! Neanche una parola! Sai cosa m'ha fatto? Lui portava il fucile mitragliatore perchè che.. la bicicletta l'ha lasciata lì, dopo l'avrà presa su era na bicicletta vecchia, m'ha dato in mano il carico del mitragliatore che va sotto, era rotondo così! Era più peso di me! Chissà cosa ce n'è stato dentro per.. avrà avuto una pallottola così, eh!

Gianni: .. pieno di pallottole. T'ha usato per portare il carico.

Clelio: No, perchè non scappassi, anche! Perchè se scappavi, ti uccidevano, eh! Perchè cercavano i partigiani e non c'era nessu..

Lionella: Eh, quel signore lì l'hanno ucciso perchè è scappato.. l'hanno ucciso, eh!

Clelio: ..non c'era nessuno, eh! non c'era nessuno. Allora ci han portato di lì, tutto a piedi, ritorna giù. Te, come arrivi a Calestano, no? Prima, adesso c'è.. credo che ci sia un ristorante proprio lì.. c'era una piccola casa con un giardinetto giù. E ci han buttati tutti lì giù!
Via di lì ci han portato in una frazione di Reggio Emilia, che adesso non ricordo più, in un campo sportivo dove non giocavano più, avevano seminato il grano.. il primo luglio del '44. Sono stato due ore lì, al sole.! Dopo, via di lì, arrivano i camions e c'han portato a Suzzara! In una scuola. A Suzzara. E lì, dopo un'ora, via ancora! A Verona. Nella caserma dell'autocentro di Verona. Sarà stato un'autocentro, c'era pieno di garage.. o ci mettevano quei piccoli..

Gianni: C'è, c'è l'autocentro a Verona!

Clelio: No, avevano anche.. come si dice.. quei piccoli carri armati veloci che avevano una mitragliera sopra allora.. e ci han buttati lì. Dopo un'altra ora arrivano i camions.. via! Tutti! Tutti in Stazione a piedi, eh! Anche, perchè non si poteva andare tutti sul camion. S'han portati lì. C'erano i vagoni già pronti. 50 ogni vagone!

Gianni: Quei vagoni che fanno vedere.. quelli di legno..

Clelio: Già chiusi, è venuto un bombardamento, a Verona! Roba da non credere! Non hanno sparato una pallottola, eh! Perchè forse sapevano che era tutta gente deportata.. non hanno sparato niente! Lionella: Tutt sarä su! Chi vomitava, chi andava di corpo..

Clelio: Dopo, sai dove c'hanno portato?

Lionella: ..tutti chiusi, eh! Sotto il sole, eh! Pensa che vitä j gh'än fat passär!

Clelio: allora.. quando è successo, quando è successo così, han dato l'ordine di partire subito.. chiudi tutti i vagoni e via! A Cittadella di Padova! Era già una giornata.. le giornate in luglio son lunghe, eh! Son lunghe.

Lionella: Va là! Al prìmm äd lùi! Un caldo da morire..

Clelio: C'era un caldo lì dentro, un caldo! Chi ci veniva male.. niente! Senz'acqua, senza niente.. tutto chiuso!

Lionella: Carr bestiam, carr bestiam, carri bestiame!

Clelio: Sì! Come delle bestie! Arriviamo là allora..

Lionella: Tutti per terra!

Clelio: ..dopo mezz'ora, aprono i vagoni.. sai dove facevano rifornimento con le locomotive a carbone? C'era un getto così, eh! Di acqua. Allora ti buttavano sotto uno alla volta e poi sui vagoni ancora! E dopo siam partiti, di nuovo, ho viaggiato tutta la notte, tutto il giorno e poi fermi di nuovo! Arriviamo in un posto tutto isolato. Non c'era niente! Neanche un goccio d'acqua. Niente! C'erano una grande buca.. più grande di questa casa.. questa e quella lì.. con tutte delle asse .. tutte in fila, così! Uno di qua, uno di là, uno d.. «Adesso – al diz - andate a fare i vostri bisogni!».. io ho pensato subito: «Andare qua dentro, chi loro, ci uccidono tutti!» c'era un buco! C'era niente! E inveci, mandavano la gente a fare i suoi bisogni lì.. e io non ci son mica andato, eh! Avevo un mal di pancia ..no, no, no.. avevo pensato.. ma dopo quando ho visto che fanno così.. «No, non ci vado!» Se cado lì giù, chi mi viene a prendere, veh? Tutto in mezzo alla merda! Mo dei lavori! Dei veri criminali! Via di lì, viaggiato ancora un paio di ore e siamo arrivati a Magdeburg. A Magdeburg! E lì c'è stato la prima scelta. Una scelta di qua, una scelta di là.. io son andato a finire a Wurzen.. in.. come si dice.. in una caserma di Wurzen. E lì non c'era più nessuno. Quattro imbecilli.. di loro! Non c'era più nessuno di soldati, eh! C'han tenuti lì.. altra giornata. Senza mangiare, senza niente! Sono arrivati ancora quei caporioni lì.. altra scelta! Allora sono andato a finire in un campo di aviazione a Quedlinburg! E io avevo uno che lavorava in Ghiaia, Gondelli, il salumiere di via Farini.. In via Farini, allora, c'era una bella salumeria.. allora! Che c'era dentro uno che è stato deportato perchè allora facevano la “mostra dell'uva”.. eh! E lù, non c'aveva mica messo dei soldatini.. dei soldatini italiani.. dei Balilla, delle Piccole Italiane, in mezzo, vero? ..tutte quell.. perchè era molto polemico. Era di sinistra! E l'ora l'han portato, quello lì, prima di rastrellarlo.. son andati in casa, in via Farini..

Gianni: Quindi lo sono andati a prendere a casa.

Clelio: A casa!

Gianni: Che sospettavano che fosse..

Clelio: E l'ora l'han portato in questura e l'han picchiato.. era tutto spaccato.. poveretto che lavoro! E poi ce n'era.. c'era il Dott. Di Plato che lavorava in uno stabilimento qui a Parma, in frazione, 'na frazione qui vicino.. molto vicino a Parma, eh? Ah, no! sai dove.. al Castelletto! Eh? Dove c'è la Pal..

Lionella: La fabbrica della marmellata delle caramelle!

Clelio: Sì, ma.. c'era anche.. vendevano le sigarette.. la Pälta, gh'era.. al Castelletto.. proprio al Castelletto.. è proprio nel bivio che va..

Gianni: dove c'è la punta di.. via Traversetolo?

Lo sai.. c'è quello che va in via Zarotto.. e lì.. c'è qui.. c'è 'na casa qua. Quello che va a Traversetolo e quello che viene verso via Torelli.. in quella casa lì.. lì c'era un caseggato vecchio e c'era 'na fabbrica che facevano i dolci, la marmellata, tutt.. e il dott. Di Plato era vecchio poveretto! Era vecchio! Anche lui! Via!

Lionella: La moglie, poi, mi ha chiamato me perchè lui ha parlato col marito.. e l'ora mi ha chiamato la moglie e m'ha fatto lavorare lì! Sono andata a lavorare alle caramelle! Andavo a lavorare lì!

Gianni: Ma li prendevano perchè sospettavano che fosse della resistenza?

Clelio: No, no, no.. è stato .. non lo so se l'han preso lì vicino in una frazione.. quello non lo so.. beh, allora io, dopo, quando sono arrivato a Quedlinburg, c'hanno mand.. io son.. perchè siamo stati fortunati, noi! Nel senso che non sapevi dove andavi a sbattere! Perchè se ti passavano come.. che eri incontro loro.. incontro loro, o nei partigiani o.. ti mandavano a Bückeburg o.. in quei campi di morte lì! Che.. quelli che son stati in quei campi lì, non avevano niente! Avevano solo sul braccio, numeri! Te eri un numero e basta! Non avevano nessun documento, niente. Neanche a loro lo facevano i tedeschi, eh! Niente! Allora cos'è successo: eravamo una ventina sì e no, noi.. allora la mattina successiva han cominciato a dire: «Voi andate qua! C'è da buttare via tutto quel..» tutta roba bombardata!

Gianni: Vi han fatto lavorare!

Nel campo di aviazione?! Vi han fatti lavorare?!

Lionella: Lavoräväv no? E' andato via con quelle mutande.. è venuto a casa con quelle lì, eh!

Clelio: Oh, avevo.. avevo.. E' perchè mi han preso che andavo a lavorare..

Lionella: ..legato con 'na corda. Eh! stesse scarpe! Senza.. non c'era più niente sotto..

Clelio: Un pär äd scärpi, un äd cälzi..e un äd mudant..

Lionella: L'è gnù cà.. ha buttato via le foto! Per me le doveva tenere, veh!

Gianni: Dopo quanto tempo sei venuto a casa?

Lionella: Era uno scheletro!

Clelio: Un anno, eh, c'ho fatto! L'anno più brutto

Lionella: Gianni! Il fotografij j'ha butädi via..
Pubblicato da: parmachesiparla il 29/04/2009
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Parole chiave:
Parma, guerra mondiale, rastrellamenti, deportazione, tedeschi, Quedlinburg, Suzzara, Cittadella di Padova, Verona, prigionia, Forésa, Marzolara, Calestano, Fragno, vagoni, Magdeburg, Wurzen, Ghiaia, via Farini, Castelletto, fabbrica di caramelle, la Pälta, Bückeburg, 1° luglio
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